Quasi tutti gli uomini vorrebbero sentirsi desiderati sessualmente, ma pochi lo sperimentano davvero.

Non c’è dubbio che la nostra conoscenza sulla sessualità sia in continua evoluzione e non è raro che, approfondendo alcuni aspetti, emergano dei paradossi o delle zone d’ombra. Un esempio di questo è, senza dubbio il desiderio sessuale di uomini eterosessuali di cui si parla spesso e gli si dà molto spazio ma in realtà è la versione caricaturale del desiderio sessuale maschile che domina i media e la cultura, mentre i punti di vista più sfumati rimangono nell’ombra. Questo contribuisce a dare un’idea errata su ciò che la sessualità maschile è e può essere.

Il desiderio maschile tende a essere rappresentato come bidimensionale, o acceso o spento, e spesso gli uomini sentono la pressione ad essere in quel modo tanto che qualsiasi altra modalità di vivere il desiderio può essere considerata una fonte di stigma e di vergogna. Questo stato di cose perpetua pregiudizi più o meno consapevoli che spingono a seguire dei copioni rigidi su come vivere e approcciarsi alla sessualità.

Lo stato della ricerca sul bisogno degli uomini di sentirsi desiderati sessualmente

Un recente lavoro pubblicato sul Journal of Sex & Marital Therapy è particolarmente degno di nota. Le ricercatrici Sarah Hunter Murray e Lori Brotto ci dicono quanto siano limitati e limitanti i copioni sessuali: “Gli attuali copioni sessuali per le relazioni eterosessuali nel mondo occidentale prevedono che siano gli uomini a dare inizio all’attività sessuale, a spingere al livello successivo di intimità fisica e a desiderare le donne (e a non essere loro stessi desiderabili)”. Allo stesso tempo, le ricercatrici riferiscono che, mentre “ci sono alcune prove che i copioni sessuali possono evolversi nel tempo”, ci sono poche ricerche sul bisogno degli uomini di essere desiderati.

Per iniziare a riflettere su questa tematica possiamo appoggiarci alla teoria Object of Desire Self-Consciousness (ODSC) secondo la quale, la nostra percezione di essere sessualmente desiderabili influenza i pensieri e le emozioni con cui viviamo la nostra sessualità. Per dirla in modo semplice, sentirsi desiderati e desiderabili influenza come viviamo e ci comportiamo nel sesso. Su questo punto esiste un copione sessuale molto diffuso nella popolazione eterosessuale secondo cui convenzionalmente, le donne sono più “ricettive” e gli uomini dovrebbero “fare la prima mossa”. Questo script (o copione) sessuale è molto potente ma anche discutibile1.

Hunter e Brotto hanno condotto delle interviste strutturate con 300 uomini eterosessuali di età compresa tra i 18 e i 65 anni che avevano una relazione da almeno 6 mesi. I partecipanti hanno risposto a 21 domande aperte nell’ambito di uno studio più ampio. Quelle interessanti per la tematica di questo articolo sono:
– Sentirsi desiderati significa essere desiderati sessualmente dalla propria partner. Quanto è importante che la tua partner ti desideri?
– In che modo ti senti desiderato sessualmente dalla tua partner (cioè cosa fa che ti fa sentire desiderato)?
– Che cosa vorresti che lei facesse di più per farti sentire più desiderato?

La maggior parte dei partecipanti (84%) aveva più di 30 anni, il 20% più di 40 anni. Oltre il 60% era sposato. I rimanenti avevano principalmente relazioni impegnate a lungo termine.

Modi in cui le persone si sentono desiderate

Tutti gli uomini che hanno risposto hanno dichiarato che sentirsi desiderati sessualmente è importante. Una grande maggioranza (quasi il 95%) ha affermato che era molto importante. Circa il 9% ha indicato che sentirsi desiderati era fondamentale, “di primaria importanza” o “essenziale”. Sentirsi desiderati sessualmente era “di gran lunga il fattore più importante per la soddisfazione sessuale” o “importante quanto mangiare e dormire”. Alcuni hanno riferito che in assenza di ciò non sarebbero stati in grado di fare sesso a causa della mancanza di eccitazione o dell’impatto sull’autostima. Oltre il 12% degli uomini ha dichiarato di non poter rispondere alla domanda perché non si sentiva desiderato nella propria relazione.

Per quanto riguarda i modi di essere desiderati sono emersi diversi temi. Circa il 40% ha dichiarato che le espressioni verbali del desiderio erano importanti: ricevere complimenti (17%) e dirty talking (30%). Alcuni uomini si sono sentiti più desiderati ed eccitati quando la loro partner gli ha detto di cosa aveva bisogno.

Il flirt è risultato altrettanto importante. Uno sguardo sensuale era importante per quasi il 12% degli uomini. Alcuni uomini hanno affermato che sapevano quando la partner li desiderava attraverso “sguardi significativi”, uno sguardo fugace ma inequivocabile negli occhi, un’inclinazione della testa, un movimento del corpo.

Il 34% degli intervistati ritiene importante il contatto non sessuale, ma romantico. Il contatto potrebbe includere uno sfregamento del braccio, una coccola, un bacio veloce e gesti sensuali o affettuosi ma non apertamente sessuali. È stato riferito che il contatto fa sentire gli uomini non solo sessualmente desiderabili, ma anche speciali, desiderati non solo per il sesso.

Oltre il 27% dei partecipanti ha dichiarato di sentirsi desiderato quando era la partner a prendere l’iniziativa sessuale. Ai partecipanti piaceva che la partner assumesse un ruolo più dominante. Questo permetteva loro di essere più ricettivi. Quando le donne mostrano di essere eccitate, anche gli uomini si sentono più desiderati ed eccitati. Il fatto che sia la partner a iniziare lascia meno spazio ai dubbi sulla propria desiderabilità e riduce il rischio di rifiuto e delusione.

Il 20% ha sottolineato l’importanza di avere una partner “entusiasta” durante il sesso. Le partner femminili attive durante il sesso, aperte alla sperimentazione, che si impegnano nel sesso, suscitano maggiori sentimenti di desiderabilità. Avere un partner che ama il sesso aumenta anche il legame emotivo. Quando le partner non erano interessate, gli uomini riferivano di sentirsi meno desiderati.

Un altro dato rilevante è che solo il 12,1% degli uomini era soddisfatto di quanto le partner li facessero sentire desiderabili, mentre l’88% degli uomini ha dichiarato che vorrebbe che la propria partner facesse di più. Pochi uomini hanno dichiarato di sentirsi troppo desiderati. Gli uomini intervistati affermavano di volere che le partner prendessero di più l’iniziativa nel sesso. Dover sempre prendere l’iniziativa viene vissuto come faticoso, forse noioso, rendeva difficile capire se la partner era davvero interessata. Gli uomini volevano che le partner fossero più collaborative e attive nella sessualità.

Il 15% degli uomini desidera che la propria partner comunichi i desideri sessuali in modo più chiaro e aperto. Una comunicazione più chiara porterebbe a un sesso più intenso e migliore, riducendo la possibilità di conflitti o altri esiti negativi dovuti a una comunicazione errata.

Oltre il 18% degli uomini ha detto che vorrebbe più romanticismo. Quasi il 16% ha detto che vorrebbe più contatto non sessuale, maggiore romanticismo e affetto. I partecipanti, una piccola parte, hanno indicato che vorrebbero più contatto romantico “per amore dell’intimità piuttosto che del sesso”, riflettendo bisogni emotivi non soddisfatti. Un uomo ha scritto che voleva che la sua partner “prestasse più attenzione al resto del suo corpo”, suggerendo di sentirsi oggettivato a causa di un’attenzione unicamente focalizzata ai suoi genitali, scrivendo “Non sono un pene che cammina”.

Quasi il 20% degli uomini ha dichiarato che vorrebbe più flirt e giocosità. Gli uomini intervistati hanno dichiarato di aver bisogno di una maggiore “tensione sessuale” nella relazione e di più calore nelle interazioni quotidiane.

Contro i miti della sessualità maschile

Questo lavoro racconta una storia molto diversa dalla visione convenzionale della sessualità maschile. La stragrande maggioranza degli uomini dichiara di aver bisogno di sentirsi desiderato e la maggior parte di essi riferisce di non sentirsi desiderato quanto vorrebbe. L’idea che gli uomini siano sempre pronti a iniziare il sesso, che la relazione e l’affetto siano meno importanti per l’eccitazione sessuale rispetto ai segnali fisici e che gli uomini non abbiano bisogno di romanticismo e preliminari per vivere esperienze sessuali soddisfacenti è probabilmente un mito, che può modellare i copioni sessuali a scapito di tutti.

Questi risultati sono sorprendenti… o forse no? Le rappresentazioni caricaturali della sessualità maschile dilagano nella nostra cultura e, se non si pongono le domande giuste, non si scoprirà mai cosa succede davvero.

Il sesso è complicato, anche per le coppie che comunicano o si capiscono al meglio. È facile che non si colgano i segnali più sottili, che ci possa essere spazio a interpretazioni errate o, peggio ancora, al rischio di praticare sesso indesiderato e di comunicare in modo inefficace i propri bisogni.

Può darsi che uomini e donne siano più simili di quanto non sia stato riconosciuto in passato quando si tratta del bisogno di essere desiderati, “semplicemente più umani che altro” (Sullivan, 1947). Riconoscere la comunanza e allo stesso tempo comprendere e valorizzare la differenza pone le basi per una comprensione e una comunicazione più informata, sfumata ed efficace.

Bibliografia

1. Lavori precedenti (Bogaert e Brotto, 2014; Bogaert et al., 2015) suggeriscono che l’ODSC è più importante per la funzione sessuale delle donne rispetto a quella degli uomini, a sostegno della visione convenzionale, sebbene questa ricerca sia stata condotta su un gruppo più ristretto di uomini più giovani, il che rappresenta una criticità significativa. Ulteriori studi condotti su uomini di età compresa tra i 30 e i 65 anni (Murray, Milhausen, Graham & Kuzynski, 2016), notano gli autori, hanno riscontrato che gli uomini hanno il “desiderio di sentirsi desiderati”, che le loro partner prendano l’iniziativa e di essere considerati attraenti, anche se non sorprende che si tratti di un tema minore rispetto alle opinioni tradizionali.

Questa concezione secondo cui le donne devono essere desiderate per eccitarsi e gli uomini devono eccitarsi e iniziare il sesso è problematica almeno perché: 1) la visione stereotipata dell’intimità eterosessuale può essere culturalmente guidata, ossia essere un comportamento appreso attraverso la socializzazione, 2) ha rafforzato aspettative che vanno contro la necessità del consenso e dell’uguaglianza piuttosto che dello squilibrio di potere, e 3) lascia tutte le parti coinvolte nel rischio di aderire a ruoli che possono minare la soddisfazione personale, sessuale e relazionale imponendo vincoli artificiali alla percezione e al comportamento.


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